martedì 9 settembre 2014

Recensione di Morning Session di Pippi Dimonte & The Overcrowded Duo su 4arts.it



Tra Funky e Blues, mantenendo vivo il volto umano del Sound metropolitano, il Trio leviga gli spazi più istintivi dell’incontro fra il Rock di matrice americana e le tensioni House nelle quali rendere la propria immaginazione nel modo più naturale e diretto. Il Duo Overcrowded funziona benissimo con l’apporto del chitarrista Alessandro De Lorenzi; i sette brani sono scanditi secondo una ricerca strumentale attenta e al di fuori dei turbini enfatici di un genere sempre in bilico fra Easy Listening e Nu Jazz.
Emblematico il tal senso  l’incipit  corposo, brumoso e remoto di “Mama’s Walk”, fra Slap della Quattro Corde ed un’ improvvisazione jazzy della chitarra che rimanda all’ Eco seducente della “Metro Music” di Martha and the Muffins .

L’approccio musicale è libero da sofisticazioni, il ritmo incalzante è autentico e destinato anche a movimenti più acidi, tra lo stilismo dei Funkadelic e dei Parliament, in quel Suono “della giungla e della strada” che il Basso di Pippi Dimonte condivide con Larry Graham (Sly Stone) e con il tagliente sincopato di Stanley Clarke e del maestro George Clinton. Ciò non impedisce di accedere a sonorità astratte ed introverse (“Coffee Break” e “White Room”) o ad echi d’avanguardia dal senso crepuscolare (“Groovin’ Down”), a memorie mediate dall’Elettronica di Robert Fripp e dalla sua sperimentazione atonale (“Woooood 1”) o dal vibrante lirismo di George Duke (“Woooood 2”).
Registrato nello spazio d’una mattina (da cui il titolo) la Session mostra tutto l’impulso del Live in Studio e del clima da First Take. Nel segno, appunto, della libertà e della spontaneità del Groove.


http://www.4arts.it/2014/09/08/pippi-dimonte-tutta-liberta-groove/





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