martedì 10 maggio 2016









                                 LOCAL CONTAMINATION N°5








- Vinyl set:
Major Axis (Habitat)
Jackson Bennet (Habitat)
Ai piatti i fondatori di una delle ottime programmazioni musicali cittadine per un ascolto seral-notturno nell'open space di Mint Sound.

- Nuove uscite nell'area Mint Sound.

- Esposizione artistica con lavori di Janine Billy:

Per quanto dietro il lavoro fotografico di Janine Billy le citazioni artistico-culturali potebbero essere innumerevoli e variegate, è chiaro che la sua ricerca stilistica si muove tra due fronti i cui confini sono ben evidenti.
Da un lato vi è senza dubbio l’approccio fotogiornalistico caratteristico della fotografia di Henri Cartier- Bresson, dall’altro è evidente il sentimento tragico quale elemento inconfondibile dei lavori di Diane Arbus.
I soggetti immortalati nei suoi scatti sono carichi di una tensione emotiva disarmante, condizione possibile grazie al saggio uso dei toni chiaroscurali; qui il bianco e nero scelto appositivamente per questa sessione di foto sembra ricordare la pittura teatrale Caravaggesca, quasi tutti i soggetti si stagliano dal fondo nero per mettersi in luce, abbagliati dal loro dramma esistenziale e dalla loro solitudine.
Queste Immagini nascondono un carattere letterario, qui entra in gioco la capacità descrittiva dell’artista nel cogliere tutte le sfumature, non solo fisiognomiche ma sopratutto caratteriali dei personaggi intrappolati in una dimensione ignota. L’approccio fotografico che Janine instaura con il soggetto/i è di tipo prettamente intimistico, la sua fotografia si oppone alla ricerca statica e falsata caratteristica della fotografia di posa, in nome di un sentimento profondamente più sincero.
Tutto ciò è possibile grazie alla capacità di spiazzare i soggetti ritratti, di “prenderli alla sprovvista” come lei stessa afferma, e alla capacità di indagare sottopelle degli attori, demascherandoli, elemento fondamentale per una descrizione meno alterata possibile dei personaggi.
Coglie così la parte piu vera del loro essere, mette a nudo il loro dramma soggettivo, li coglie avvolti in tutta la loro fragilità, immersi in tutte le loro paure, all’ombra della loro solitudine, tutti questi fattori concorrono insieme nel mettere lo spettatore non proprio a suo agio.
Testo a cura di David C. Sorrenti.



art.tra.rat@gmail.com (David C. Sorrenti)


Music, pop corn, &...

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